Nel 1971 la FIAT presenta e commercializza l’erede della 850 per la sua obsolescenza, in quanto nel 1970 in Italia vennero prodotte oltre 600.000 autovetture con cilindrata compresa tra 1.000 e 1.500 cm3 più di 400.000 vetture con cilindrata al di sotto dei 500 cm3 e solo 220.000 vetture con cilindrata compresa tra 500 e 1.000 cm3.
Il nuovo modello è effettivamente un passo avanti rispetto al predecessore con motore e trazione anteriori, pianale completamente nuovo, schema sospensivo completamente nuovo con sospensioni indipendenti, del modello precedente venne salvato solo la motorizzazione da 903 cm3 depotenziato a 47 CV.
La FIAT 127, molto più spaziosa e moderna della FIAT 850, nasce dalla matita di Pio Manzù e Rodolfo Bonetto in versione 2 porte.
La nuova utilitaria FIAT su strada mostrava delle migliori prestazioni in velocità e tenuta di strada, oltre a consumi contenuti; venne anche dotato di un impianto frenante di buon livello con freni a disco all’anteriore e al posteriore a tamburo. Il successo fu immediato come confermò anche la conquista dell’ambito premio Auto dell’Anno, nell’anno di presentazione. A partire da Aprile 1972 alla versione 2 porte venne affiancata la 3 porte dotata del portellone posteriore. Nel 1975 venne introdotto l’allestimento “Special” che rispetto all’allestimento base differisce per la plancia; i sedili bicolore con poggiatesta a richiesta; i profili laterali in metallo e gomma; la luce della retromarcia; i paraurti con profilo gommato; i copricerchi specifici; la mascherina anteriore a maglia quadrata; i profili cromati su: gocciolatoi, fanali anteriori e posteriori, maniglie porta interne ed esterne, braccioli, pannelli e cornici esterne dei vetri. Dal Luglio 1976 fa la sua comparsa nel listino italiano la versione 4 porte costruita dalla SEAT in quel periodo in “Joint Venture” con la casa di Torino. All’inizio del 1976 venne aggiornato il motore da 903 cm3 per rispettare le normative antinquinamento appena entrate in vigore.















Nel 1977 venne interessata da un restyling talmente profondo da far considerare l’uscita di una nuova versione del modello. I cambiamenti importanti riguardarono frontale, coda, linea del finestrino posteriore, e tutti gli interni. Le varianti di carrozzeria divennero 4: 2, 3, 4 e 5 porte; con tre allestimenti L, C, CL e due motorizzazioni il classico 903 cm3 e l’inedito 1050 cm3. L’allestimento base L si distingue per i paraurti metallici neri, per la mancanza delle luci retromarcia, e per gli interni molto spartani con sedili anteriori a schienale fisso rivestiti in similpelle nera pannelli porta con lo stesso rivestimento privi di tasche portaoggetti e con maniglie piccole. L’intermedio C, ha paraurti in plastica nera e più grandi, luci retromarcia, sedili meglio rifiniti in similpelle o panno, padiglione in agugliato, pavimento in moquette, pannelli porta in panno con maniglie più grandi che fungono da poggiabraccio con leva di apertura porta integrata, la plancia si arricchisce della presa accendisigari e del termometro del liquido di raffreddamento ed il sistema lavavetro passa dalla pompetta manuale all’elettrico. La più lussuosa CL presenta dei paraurti con profilo superiore in argento metallizzato, mascherina con profilo inferiore argentato, copricerchi argento, vetri posteriori apribili a compasso, sedili reclinabili in similpelle e tessuto e pannelli in moquette. A richiesta, secondo le versioni ci sono: contagiri (versione CL), cristalli atermici, poggiatesta, cinture di sicurezza, lunotto termico, tergilunotto, vernice metallizzata (rame, argento, verde chiaro ed azzurro). Dal lato estetico la vettura perde un po’ la freschezza iniziale, per una plancia dal disegno poco riuscito. Entrambe le motorizzazioni adottarono un cambio con un rapporto finale più lungo del 15% rispetto al precedente, soluzione che permette di abbassare i consumi e la rumorosità, ma che ne limita la vivacità e ripresa.
Il 1978 vede l’arrivo della 127 Sport, solo in versione 3 porte, equipaggiato con il 1049 Cc potenziato a 70 cv grazie ad una rifasatura della distribuzione ed all’adozione di un carburatore doppio corpo. Esteticamente la FIAT 127 Sport si presenta molto aggressiva grazie a: carrozzeria nera con strisce adesive arancio oppure arancio con strisce adesive nere oppure con carrozzeria grigio metallizzato con strisce adesive nere, calandra reticolare, loghi specifici Sport, spoiler anteriore e posteriore, cerchi stampati con disegno sportivo con pneumatici maggiorati da 155/70 e scarico doppio. Gli interni si caratterizzano per: volante sportivo di diametro minore corona imbottita ed a due razze in alluminio, strumentazione aggiuntiva al centro della plancia, sedili anteriori anatomici con poggiatesta integrato, rivestimenti in similpelle e tessuto con cadenini a contrasto (arancio sulle vetture arancio e nere e celeste sulle grigie). La Sport aveva di serie: contagiri orologio, lunotto termico, tergilunotto e sedile posteriore sdoppiato. Nello stesso anno nasce la 127 Top basata sulla 1050 CL in sola versione 3 porte si differenzia per: due colori disponibili (bronzo e blu) entrambe metallizzate, sedili in velluto con poggiatesta e divano sdoppiabile, vetri atermici, volante sportivo, tergilunotto e lunotto termico. La versione 5 porte vedrà la luce nel 1980 ed in contemporanea la produzione della 4 porte viene spostata in Italia.
Nel 1981 arrivarono sul mercato la 127 D e la 127 Panorama (familiare), basate entrambe sulla brasiliana 147. La 127 D è equipaggiata con il diesel di 1301 cc da 45 CV, mentre la 127 panorama poteva essere acquistata sia col 1049 cc benzina che col 1301 cc diesel. La FIAT 147, commercializzata in Italia con la denominazione di 127 Rustica, presentata nel 1979 aveva un aspetto più fuoristradistico ed un allestimento più spartano, sospensioni rinforzate, protezione della coppa, fari anteriori e posteriori riparati da una griglia montata sui paraurti tubolari in metallo, all’interno aveva la plancia della FIAT 127 brasiliana e sedili specifici con struttura tubolare tipo sedia a sdraio poco imbottiti e rivestiti in similpelle marrone, vernice semiopaca di colore beige militare, cerchi neri senza coprimozzo e pneumatici winter. Unico optional il portapacchi tubolari. Nel 1981 venne tolta dai listini per la troppa spartanità e rumorosità.
Nella prima parte del 1981 la FIAT 127 ricevette una revisione della gamma con la sostituzione dei precedenti allestimenti L, C, CL, Sport con i nuovi tre allestimenti Special, Super, Sport II. La Special sostituisce la C ed è disponibile solo con motore 900cc, la Super, che sostituisce la CL, montava entrambe le motorizzazioni e la Sport II identica alla Sport. Le modifiche principali riguardano l’esterno con: un nuovo assortimento di colori, fasce paracolpi laterali e finiture migliorate.
Nella seconda metà del 1981 esordì la terza serie distinguibile dalla precedente per i paraurti maggiorati, frontale e coda ridisegnati (fari con cornici in plastica) fascioni laterali maggiorati e nuovi interni. I motori disponibili restano gli stessi, mentre la Sport adotta un 1301cc, ottenuto maggiorando il 1050cc, da 75 CV. Per la prima volta su questo modello si rende disponibile il cambio a 5 marce.
Nel 1983 viene affiancata, e poi sostituita nel 1987 dalla FIAT UNO.
Da questo modello venne ricavata la prima versione del furgoncino FIAT Fiorino