Volkswagen Golf: l’auto della rinascita

Nel 1974 la Volkswagen lancia sul mercato la Golf, un modello che in breve diventa la sua punta di diamante, per ben 7 generazioni; è stata realizzata in molte varianti, 3 e 5 porte, cabriolet, pick-up (nella sola I serie, denominato Caddy), la 3 volumi denominata Jetta (le prime due serie e dalla V serie alla VII), Vento (III serie) e Bora (IV serie). Dalla III serie viene prodotta la variante station-wagon, come tradizione Vw vuole, denominata Variant; dalla V serie nasce una versione monovolume, denominato Golf Plus per la V e VI serie, denominata per la VII serie Sportsvan. Ma ora vediamo le tappe salienti di ogni generazione.

La prima serie viene alla luce grazie alla penna del designer italiano Giorgetto Giugiaro, negli States prende il nome di Rabbit, nata per prendere il posto di una pietra miliare dall’automobilismo come il Maggiolino e per risollevare le sorti di una casa automobilistica in difficoltà per alcune scelte sbagliate. Questo modello sfrutta economie di scala: i motori ed alcune componenti meccaniche sono in comune con altri modelli della stessa casa. Prodotta nelle versioni: 3/5 porte, cabriolet e pick-up (denominata Caddy). Nel 1977 debutta per la prima volta la dicitura GTI che denominerà tutte le versioni sportive delle vetture della Volkswagen. Nel 1978 la vettura viene aggiornata a livello estetico sostituendo i paraurti in metallo con quelli in plastica. Nel 1979 debutta al salone di Ginevra la Golf Cabriolet che monta le stesse motori benzina della versione berlina ad esclusione del 1600 da 110 CV della GTI. Nella seconda parte del 1980 la vettura viene sottoposta ad un nuovo restyling che porta all’esterno la modifica dei fari (più grandi) sulle berline, mentre gli interni sono completamente nuovi. Nel 1982 debutta la versione più sportiva ma con motorizzazione diesel che porta al debutto la sigla GTD equipaggiata col 1600 turbodiesel da 70 CV. Nel 1983 termina la produzione delle versioni normali per i mercati europei e nordamericani, mentre la Jetta e le sportive GTI GTD vengono prodotte fino ai primi mesi del 1984, la cabriolet viene prodotta fino al 1993 mentre il pick-up caddi resta in produzione fino al 1992. In Sudafrica la berlina resterà in produzione per i mercati locali fino al 2009.

La seconda serie della Golf venne immessa sul mercato nel 1983 con le stesse caratteristiche della precedente con motore trasversale e trazione anteriore. La novità più importante introdotta con questa nuova serie fu la disponibilità del modello Syncro, dotato della trazione a quattro ruote motrici. La seconda serie era disponibile solo in versione 3 o 5 porte, ed era riconoscibile grazie ai paraurti sottili, ai deflettori fissi sulle portiere anteriori, gli specchietti anteriori identici a quelli della I serie ed alla scritta Volkswagen sulla parte sinistra della coda. Nel 1984 viene introdotta la seconda serie della Golf GTI, lievemente ristilizzata nel 1985 con l’introduzione della mascherina con doppi fari circolari e l’impianto di scarico a doppia uscita. Nel 1987 venne effettuato un primo restyling in cui vengono rimossi i deflettori fissi sulle portiere anteriori con conseguente spostamento degli specchietti sull’angolo anteriore delle portiere e la rimozione della scritta Volkswagen sul posteriore sostituendola con il simbolo cromato al centro della coda tra paraurti e portellone. Nel 1989 al classico modello GTI vennero commercializzati altri 2 modelli molto più spinti le Golf G60 e G60 Rallye entrambe equipaggiate col 1800 sovralimentato tramite compressore volumetrico G60 (che prende il nome dal fatto che la struttura del compressore sembri una G stilizzata e dal fatto che la massima larghezza della camera era di 60 mm). La G60 Rallye era riconoscibile rispetto alla G60, ed alle altre Golf in generale, dal frontale con fari rettangolari al posto dei fari tondi e per le carreggiate allargate.
Nella seconda parte del 1989 venne rinnovata per seconda volta grazie ai paraurti anteriori e posteriori più massicci, con i fendinebbia incastonati al loro interno. e rivoluzionata la gamma e gli allestimenti. Il 1990 è l’anno del ritorno della Versione GTD motorizzata col 1600 turbodiesel che grazie all’adozione dell’intercooler raggiunge la potenza di 80 CV. Gli aggiornamenti del 1989 hanno consentito alla seconda serie di resistere per 2 anni negli anni ’90 in attesa della nuova serie. Nel 1990 venne lanciato un modello completamente inedito: la Golf Country caratterizzata da: assetto rialzato, trazione integrale Syncro, piastra paracolpi sotto il motore, mascherina paracolpi anteriore (Bullbar) confari di profondità e fendinebbia e ruota di scorta esterna sistemata sul portellone posteriore. Venne prodotta per breve tempo, infatti a dicembre 1991 ne venne interrotta la produzione.

Nel 1991 inizia la commercializzazione della Golf terza serie che riscuote immediatamente un successo di pubblico e critica tanto da vincere nel 1992 il prestigioso premio Auto dell’anno. L’estetica venne aggiornata secondo i canoni dell’epoca, con forme più arrotondate soprattutto nel frontale, con fari non più tondi e singoli ma una coppia di fari all’interno di un guscio oblungo. Questa generazione porta al debutto il sistema Start & Stop (durante le fermate del traffico premendo il pedale del freno il motore si spegneva ed al rilascio del pedale si riaccendeva automaticamente). Questa serie conferma l’allestimento Syncro a trazione integrale. Il 1993 porta al debutto per il modello la versione station wagon denominata Variant. Nello stesso anno arriva la nuova versione della cabriolet dopo la prima serie. La Volkswagen negli anni novanta sponsorizzò le tournée di alcuni dei più famosi gruppi al mondo ed ha creato degli allestimenti speciali a loro dedicati. Nel 1994 la Golf Pink Floyd edition, nel 1995 la Rolling Stones edition e nel 1996 la Bon Jovi edition. Sempre nel 1996 venne prodotta una versione molto curiosa e particolare denominata Harlequin che nasceva su base GL ed era caratterizzata da quattro diverse colorazioni dei vari componenti della carrozzeria, in una infinità di combinazioni, con sedili sportivi e cerchi di foggia diversa rispetto quelli presenti in gamma. Nel 1996 venne lanciata la Golf GTI 20 years edition per festeggiare i 20 anni della compatta sportiva. Tra il 1992 ed il 1996 venne commercializzata la Golf VR6 dotata nella configurazione 2 ruote motrici del motore VR6 2800 cc da 174 CV, mentre nella configurazione quattro ruote motrici Syncro equipaggiata col VR6 2900 cc da 190 CV.

La quarta serie entra in scena nel 1997, ed ha portato alcune innovazioni tecnologiche, ma non allontanandosi più di tanto dalle linee della precedente. Le configurazioni di carrozzeria di questa serie sono 3: 3/5 porte, cabriolet e Variant. Il 1999 è l’anno del 25° anniversario dalla nascita della Golf e la Volkswagen crea una versione Celebration superaccessoriata. Nel 2002 la Volkswagen lancia la Golf più potente della storia la Golf R32 equipaggiata con un V6 3200 cc da 241 cv con trazione integrale.

Nel 2003 viene commercializzata la quinta generazione della compatta tedesca, ha in comune gran parte delle motorizzazioni con la cugina A3 dell’AUDI. Le motorizzazioni sono tutte ad iniezione elettronica con al top di gamma il 2000cc turbocompresso da 200CV della GTI ed il 3200cc da 250 CV della R32. Nel 2007 in occasione di un raduno di appassionati di Golf la Volkswagen realizzò una versione speciale della sportiva GTI denominata W12 650, dotata di un body kit aerodinamico, ruote da 19” ed un propulsore 6.0 W12 da 650 Cv che le permetteva velocità ed accelerazioni da supercar.

La sesta generazione arriva nei concessionari nel 2008, anche se presentata come una nuova serie di fatto è un restyling della serie precedente, sia esteticamente che meccanicamente, la novità più importante è l’abbandono del sistema Iniettore/pompa in favore del sistema Common rail per i motori diesel. Le motorizzazioni disponibili vanno dal piccolo 1.2 turbo da 105cv al potente 2.0 turbo da 270CV della R.

Dal 2012 entra in produzione la settima generazione della vettura tedesca, ed è, come insegna la storia di questo modello, ridisegnato mantenendo comunque un filo con il modello del 1974. Le motorizzazioni sono una diretta evoluzione delle motorizzazioni della generazione precedente. Questa generazione (che è anche l’attuale) viene commercializzata anche in versione ibrida denominata GTE ed in versione completamente elettrica la e-Golf. Questa generazione ha una scelta di propulsori molto ampia che va dal piccolo 1.2 da 85 CV al più potente 2.0 turbo da 300 CV della R.

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